Otoplastica

L’otoplastica è un intervento chirurgico finalizzato a correggere la forma, le dimensioni o la posizione delle orecchie. Attraverso incisioni strategiche, il chirurgo rimodella la cartilagine auricolare, avvicinando le orecchie prominenti alla testa (otoplastica per orecchie a sventola), riducendo le dimensioni di orecchie troppo grandi o correggendo deformità congenite o acquisite. L’obiettivo è ottenere orecchie di aspetto più naturale e proporzionato rispetto al resto del viso, migliorando l’armonia estetica complessiva.

A cosa serve?

L’otoplastica è indicata per affrontare diverse problematiche legate all’aspetto delle orecchie:

  • Correggere le orecchie prominenti (“a sventola” o “ad ansa”): Questa è la ragione più comune per sottoporsi all’otoplastica. L’intervento mira a ridurre la sporgenza delle orecchie rispetto alla testa, migliorando l’armonia del profilo.
  • Ridurre le dimensioni di orecchie eccessivamente grandi (macrotia): In rari casi, le orecchie possono essere sproporzionatamente grandi rispetto al resto del viso. L’otoplastica può ridurne le dimensioni.
  • Correggere deformità congenite dell’orecchio: L’otoplastica può trattare diverse malformazioni presenti dalla nascita, come l’assenza di alcune pieghe cartilaginee (orecchio a conchiglia o ad ansa), la deformità di Stahl (presenza di una piega cartilaginea aggiuntiva) o altre asimmetrie significative.
  • Riparare lobi auricolari allungati o lacerati: L’uso prolungato di orecchini pesanti o traumi possono causare l’allungamento o la lacerazione dei lobi. L’otoplastica può riparare questi difetti.
  •    Migliorare l’armonia e la proporzione del viso: Orecchie dalla forma o posizione anomala possono attirare eccessiva attenzione e influenzare la percezione dell’equilibrio estetico del viso. L’otoplastica mira a creare un aspetto più armonioso.

Come funziona?

L’otoplastica è un intervento chirurgico che viene personalizzato in base alla specifica problematica e all’anatomia delle orecchie del paziente. Ecco una descrizione generale del processo:

  1. Anestesia: L’otoplastica può essere eseguita in anestesia locale con sedazione per gli adulti e i bambini più grandi, o in anestesia generale per i bambini più piccoli o per interventi più complessi. La scelta dell’anestesia sarà discussa con il chirurgo e l’anestesista.
  2. Incisioni: Le incisioni vengono solitamente praticate nella parte posteriore dell’orecchio, nel solco retroauricolare, rendendole poco visibili. In alcuni casi, possono essere necessarie piccole incisioni nella parte anteriore dell’orecchio, nascoste nelle pieghe naturali della cartilagine.
  3. Rimodellamento della cartilagine: Attraverso le incisioni, il chirurgo espone la cartilagine auricolare. A seconda della correzione necessaria, la cartilagine può essere rimodellata attraverso diverse tecniche:
    • Raschiatura o assottigliamento: Per ridurre la sporgenza della conca auricolare (la parte più interna dell’orecchio).
    • Plicatura: Vengono applicati punti di sutura permanenti per creare o accentuare le pieghe naturali della cartilagine (come l’antelice).
    • Sezione e rimozione: In alcuni casi, può essere necessario rimuovere piccole porzioni di cartilagine per ottenere la forma desiderata.
  4. Riposizionamento dell’orecchio: Una volta rimodellata la cartilagine, l’orecchio viene riposizionato più vicino alla testa utilizzando punti di sutura interni.
  5. Chiusura delle incisioni: Le incisioni cutanee vengono chiuse con suture sottili.
  6. Medicazione: Al termine dell’intervento, viene applicata una medicazione compressiva a forma di turbante per proteggere le orecchie, ridurre il gonfiore e favorire la guarigione nella nuova forma.

Chi dovrebbe farlo?

L’otoplastica è un intervento indicato per individui di tutte le età che presentano una o più delle seguenti condizioni:

  • Orecchie prominenti (a sventola) che causano disagio estetico o insicurezza. L’intervento può essere eseguito con successo anche nei bambini, generalmente dopo i 5-6 anni, quando la crescita dell’orecchio è quasi completa.
  • Orecchie sproporzionatamente grandi rispetto al resto del viso.
  • Deformità congenite dell’orecchio che desiderano correggere per migliorare l’aspetto.
  • Lobi auricolari allungati o lacerati che necessitano di riparazione.
  • Un desiderio di migliorare l’armonia estetica del proprio viso attraverso la correzione della forma o della posizione delle orecchie.

È importante che i candidati all’otoplastica siano in buona salute generale, abbiano aspettative realistiche riguardo ai risultati dell’intervento e siano motivati a sottoporsi alla procedura per motivi personali. Nei bambini, è fondamentale che siano in grado di collaborare e comprendere, per quanto possibile, il processo post-operatorio.

La decisione di sottoporsi a un’otoplastica dovrebbe essere presa dopo una consultazione approfondita con un chirurgo plastico esperto, che valuterà la forma e la struttura delle orecchie, discuterà le opzioni chirurgiche, spiegherà i potenziali rischi e benefici e risponderà a tutte le domande del paziente o dei genitori nel caso di minori.

Elena Tagini

Elena Tagini

FAQ: Le domande più frequenti sulla Otoplastica

L’intervento di otoplastica, per correggere le orecchie a sventola, solitamente dura circa 1-2 ore. La durata precisa dipende dalla complessità del caso e dalla tecnica chirurgica scelta dal medico per ottenere il risultato desiderato.

  1. I tempi di recupero iniziali prevedono l’uso di una fascia compressiva per circa una settimana, dopodiché si potrà tornare alle normali attività. Il gonfiore e i lividi diminuiscono gradualmente nelle 2-3 settimane successive, rivelando il risultato finale.

Assolutamente sì, i controlli post-operatori sono fondamentali per monitorare il processo di guarigione e assicurarsi che non ci siano complicazioni. Il chirurgo valuterà il risultato e darà indicazioni specifiche per la cura e il mantenimento.